Una coppia di mediocri attori teatrali in difficoltà decide di lanciarsi a livello nazionale come “Guru dell’Auto-aiuto” raggiungendo finalmente fama e fortuna. Ma dopo qualche anno le loro vite apparentemente felici cominciano a sgretolarsi: aggrappati alla loro esile fama falsamente conquistata si troveranno a gestire tradimenti e soprattutto un cadavere, in un vortice di situazioni esilaranti e un susseguirsi di poliziotti, agenti teatrali, giornalisti ficcanaso ed una cameriera completamente fuori di testa.
“Considerato il Neil Simon canadese, Norm Foster è uno dei più divertenti scrittori di commedie intelligenti – dice il regista Silvio Giordani – e ha la capacità di trascinare lo spettatore in un turbine di risate per poi punzecchiarlo con un linguaggio ironico, colto e beffardo. Questo testo – continua – è un vaudeville dei giorni nostri, una farsa giallo-rosa in cui, oltre ai sei divertentissimi personaggi, gli oggetti diventano parte fondamentale dello spettacolo: le porte che si aprono e chiudono, i campanelli, gli squilli del telefono e il citofono, tutto ciò che contribuisce a creare quel ritmo vorticoso in cui attori e spettatori vengono risucchiati”.
Le scene sono di Mario Amodio, i costumi di Lucia Mariani, le luci di Giorgio Rossi.